... io le dissi ridendo: “ma signora Aquilone,
non le sembra un po’ idiota questa sua occupazione?”
Lei mi prese per mano e mi disse: ”chissà,
forse in fondo a quel filo c’è la mia libertà!”
(F.De Gregori)
La Losanga è il classico aquilone dell’immaginario collettivo, e può volare con venti medi tra i 10 e i 20 km/h. La vela a forma di romboide può essere ottenuta in vari modi, purché la superficie sia perfettamente simmetrica:
Prima possibilità: prendete un rettangolo di proporzioni 5:3 (esempio 50 x 30 cm) e tagliatelo lungo la diagonale; riunite quindi i due pezzi ottenuti, ruotandone uno, usando una striscia di scotch. In questo modo (usando un foglio 31 x 51 cm) è possibile accavallare di 1 cm i due lembi in modo da ricavare una tasca in cui infilare e sfilare la spina, rendendo l'aquilone smontabile.
Seconda possibilità: prendete un foglio di proporzioni 5:6 (ad esempio 50 x 60 cm) e segnate sui lati lunghi un punto a circa 16-17 cm (tra un quarto e un terzo del lato); dividere a metà il lato corto e tagliare i quattro spigoli così ottenuti (i pezzi tolti possono essere riuniti per formare un altro romboide). Questo metodo è più rapido e permette di ottenere una vela più leggera per piccoli aquiloni.
Forare ora la vela all’incrocio delle due diagonali (dopo aver rinforzato il punto con un pezzo di scotch di 2 cm); preparare la Spina (sulla diagonale maggiore) e la Traversa (sulla diagonale minore) in base alle misure della vela
costruita; la Traversa deve essere più flessibile della Spina, in modo da lasciare che il vento curvi la vela;
Applicare la spina con due pezzi di scotch a cavallo delle punte della vela in modo da rinforzarle; inserire quindi la traversa sotto la spina e fissarla agli estremi e lungo la vela sempre con lo scotch.
La spina e la traversa sono sul lato superiore dell’aquilone.
Bloccare la spina e la traversa legandole tra loro con la briglia che poi deve uscire dal lato inferiore: usare un doppio nodo piano; annodare poi le estremità della briglia (15-20 cm) per formare un nodo d’arresto per l’aggancio del cavo.
La losanga ha bisogno di code per stabilizzare il volo: utilizzare due nastri da 2 cm lunghi 50-70 cm per i vertici laterali e per lo spigolo posteriore (6 nastri in tutto). Applicare le code con pezzetti di scotch direttamente sulla traversa e sulla spina. Legare il cavo alla briglia con un nodo a bocca di lupo e lanciare.
Per curvare la vela dell’aquilone anche con venti deboli (e renderlo quindi più stabile) è possibile legare gli estremi della traversa con un cavetto leggermente più corto della stessa.
La losanga si presta ad un utilizzo spettacolare: il treno di aquiloni: innanzi tutto costruire un gruppo di losanghe identiche (iniziare con tre o quattro); legare gli aquiloni ad una distanza costante pari almeno al doppio dell’apertura alare, facendo uscire la briglia un capo sopra e un capo sotto la vela; l’aquilone in cima, che deve alzare il treno, andrà ad una distanza doppia. rinforzare il cavo di ritenuta e le briglie degli aquiloni in basso, poiché lo sforzo sarà pari alla somma delle portanze di tutto il treno; preparare con cura il treno e iniziare a lanciare ordinatamente partendo dal primo. Al crescere del numero dei componenti, il treno diventa sempre più instabile fino a diventare ingovernabile.
Se aumentiamo in proporzione le misure della losanga, la spinta del vento potrebbe rompere la spina o la traversa nel punto critico: l’attacco della briglia.
In questo caso è consigliabile creare più punti di attacco per distribuire meglio lo sforzo: uno a metà tra il naso e l’incrocio delle stecche, l’altro a metà tra l’incrocio delle stecche e la coda.
Rinforzare e forare la vela nei punti corrispondenti agli attacchi; legare strettamente un cavo di circa 50 cm (che funge da archetto di briglia) tra il primo e il secondo punto di attacco.
Fissare ora un anellino con una briglia e cercare il punto di equilibrio: spostando in avanti l’attacco
l’aquilone tenderà a picchiare, spostandolo indietro tenderà a
cabrare.